La Val di Vara, con i suoi 575 km² di estensione ed i suoi 30.275 abitanti è il territorio più esteso della provincia di La Spezia ed al contempo il meno popolato. Un territorio caratterizzato da un insieme naturalistico dove alla macchia mediterranea si alternano boschi, praterie e pascoli regala scorci paesaggistici di indiscutibile bellezza. Denominata Valle del biologico, per la diffusione dell’agricoltura biologica, la Val di Vara è un territorio molto interessante per la presenza di molte piante medicinali, con 143 specie pari al 28% di quelle usate nella cura dell’uomo.

Flora

La Val di Vara è la terra della biodiversità: se sulla riva del fiume Vara prevalgono il pioppo nero e l’ontano comune, nel sottobosco troviamo il sambuco, il sanguinello e il biancospino comune insieme alla robinia e i frutti di bosco.

Le colline sono inframezzate da coltivazioni di vigne e olivi ed i boschi sono dominati dal faggio (Fagus sylvatica) e dal castagno (Castanea sativa) oltre che dalla quercia e dalla roverella. Si incontrano inoltre ampi boschi di conifere, in cui spiccano pinete di pino marittimo (Pinus pinaster) spesso piantumate dall’uomo. Nei pascoli, concentrati tra i comuni di Maissana, Varese Ligure, Sesta Godano e Zignago, crescono erbe graminacee, specie importanti per la produzione di fieno.

L’area del monte Gottero, che si estende per mille ettari alle pendici della montagna più alta della provincia spezzina, è conosciuta per essere una delle valli liguri di più grande interesse per i cercatori di funghi. Qui crescono infatti diverse varietà di boleti (porcini), ovuli e galletti la cui raccolta è gestita dal Consorzio  Alto Vara.




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Fauna

La Val di Vara è caratterizzata dalla biodiversità anche nelle specie animali. Nel fiume Vara vi sono pesci appartenenti a specie autoctone quali lo spinarello, l’anguilla e la trota Fario. Le pozze d’acqua ed i greti dei fiumi presentano una varietà di anfibi e di rettili tra cui alcune rarità come l’ulolone giallo e la lucertola muraiola estremamente difficile da trovare in Liguria.

I boschi sono abitati da cinghiali, lupi, caprioli, volpi, lepri, faine, donnole, istrici, i tassi, oltre che da mammiferi insettivori quali il riccio e la talpa o roditori come lo scoiattolo, il topo quercino ed il ghiro.

In estate il territorio rappresenta un’importante via migratoria per gli uccelli legati agli ambienti acquatici. Nei canneti e sui greti fluviali si trovano l’usignolo di fiume, la garzetta e una vasta popolazione di aironi cenerini. La notte, i cieli ed i boschi della Val di Vara, sono animati da numerose specie di rapaci notturni come l’allocco, la civetta, l’assiolo e il barbagianni.

Minerali

La Val di Vara pur essendo ricca di minerali non ne possiede in quantità tale da potere essere economicamente remunerativa.

A Lagorara, nel comune di Maissana, tra il 3500 e il 2000 avanti Cristo, era attiva una cava di estrazione; mediante utensili detti “percussori”, venivano staccati dalle pareti grossi blocchi di diaspro.

In Val di Vara sono presenti essenzialmente giacimenti di manganese, rame, tacco e cromite. A Cerchiara, in località Faggiona in bassa Val di Vara tra Pignone e Borghetto Vara, vi è l’unico giacimento intorno al quale si è sviluppata una importante attività estrattiva di manganese per circa 160 anni, tra il 1790 fino al 1947, quando la miniera è stata chiusa.

A Agnola, presso Carro, a pochi chilometri dal Valico della Mola che separa la Val Petronio dalla Val di Vara, è stata rilevata la presenza di brucite in quantità tale da permettere dal 1948 al 1960 un’attività estrattiva.

BOSCHI SONORI

A Carro, i boschi che si estendono a perdita d’occhio diventano testimoni e protagonisti, attraverso il portale BOSCHI SONORI.

 

Fate conoscenza del ricco patrimonio materiale, floro-faunistico e immateriale del territorio, raccontato nella mappa interattiva.

 

Percorsi turistico-culturali narrano la storia e la bellezza del Comune di Carro e l’istituzione del Premio di Arte Ambientale.